Sito archeologico
PARCO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DEI MASSI DI CEMMO
Capo di Ponte (BS)
Il ricco patrimonio di arte rupestre della Valle Camonica è stato iscritto nel 1979, quale primo sito italiano, nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo è situato in una vallecola glaciale ai piedi di un’alta e suggestiva parete rocciosa. E’ il primo sito dell’arte rupestre camuna segnalato nel 1909 dal geografo Gualtiero Laeng per la presenza dei due straordinari massi dipinti del III millennio a.C. raffiguranti figure di animali, armi, antropomorfi, scene di aratura e di trasporto su carro a quattro ruote. Recenti scavi archeologici, iniziati in occasione dell’allestimento del Parco e tuttora in corso, hanno portato alla luce, intorno ai massi, un santuario megalitico nel quale lo spazio sacro è perimetrato da un recinto murario e connotato da stele ornate. Il santuario, fondato nell’Età del Rame su preesistenti livelli di frequentazione del Mesolitico antico e del Neolitico, perdurò con progressive ristrutturazioni che mantennero in uso alcune delle stele del III millennio a.C., fino ad età romana tardo antica (fine IV-inizi II millennio a.C.; I millennio a.C. IV/V sec. d.C.), quando fu disattivato dai Cristiani che in prossimità del luogo di culto e cerimoniale pagano edificarono la Pieve di San Siro.