Edificato per volere di Francesco II Gonzaga, il Palazzo era destinato ad accogliere le imponenti tele dei Trionfi di Cesare, di Andrea Mantegna, e a divenire la dimora privata per gli svaghi del principe. Situato nella zona meridionale della città in un’area adiacente all’isola del Te, e alle stalle per i cavalli realizzate qualche anno prima, l’edificio si caratterizzava già da allora per la presenza di una grande loggia aperta sul lato settentrionale che ospitava le rappresentazioni teatrali organizzate soprattutto durante il periodo di Carnevale.
Oltre al cortile lastricato, si sviluppavano sino alla vicina Casa del Mantegna, ricchi giardini con labirinti di siepi e piante di cedri e di aranci.
Dalla fine del Cinquecento la storia di Palazzo San Sebastiano fu assai travagliata.
Nel corso del Seicento l’edificio, sebbene ancora in uso, cominciò ad essere abbandonato a se stesso. Venduti i Trionfi (oggi ad Hampton Court, Londra), Vincenzo I Gonzaga fece rimuovere alcuni dei pregevoli soffitti dorati per ornarvi i suoi nuovi appartamenti in Palazzo Ducale e iniziò in seguito ad essere abitato solo occasionalmente da ospiti in visita o dai Gonzaga dei rami cadetti. Nei secoli successivi l’edificio, svuotato di tutti i preziosi arredi, venne adibito a prigione, caserma e lazzaretto.
Nel Novecento il Palazzo conobbe un ulteriore degrado, vittima del riassetto urbanistico che ne mutilò e compromise la struttura. Una parte dell’edificio, insieme all’antica Porta Pusterla, venne abbattuta a inizio secolo per consentire il passaggio alle automobili, ed i giardini furono ridimensionati negli anni ’20 e ’30 del ’900 per far posto ad abitazioni condominiali.
La campagna di restauri iniziata nel 1995 ha riportato alla luce le decorazioni rinascimentali e ne ha ripristinato il pregio architettonico rendendolo sede ideale del nuovo museo MACA – Mantova Collezioni antiche dedicato a quattro personalità mantovane che hanno contribuito alla crescita identitaria della città: Francesco II e Vespasiano Gonzaga con le antichità classiche, Giuseppe Acerbi con la collezione di materiali antico egiziani, islamici ed etnologici, Ugo Sissa con la collezione mesopotamica.
Orari:
Lunedì: 09:00 - 19:30
Martedì: 13:00 - 19:30
Mercoledì: 09:00 - 19:30
Giovedì: 09:00 - 19:30
Venerdì: 09:00 - 19:30
Sabato: 09:00 - 19:30
Domenica: 09:00 - 19:30
NB: Le informazioni possono variare. Controlla sempre il sito del museo per orari e tariffe aggiornate.
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