Villa / Casa museo / Dimora Storica
PALAZZO E GIARDINI MORONI
Bergamo (BG)
Il piano nobile del palazzo custodisce un ciclo di affreschi secenteschi, realizzati tra il 1649 e il 1655 dal pittore Gian Giacomo Barbelli (1604-1656), a partire da un progetto iconografico dell’erudito padre Donato Calvi (1613-1678), priore del vicino convento di Sant’Agostino. Un secondo matrimonio, celebrato nel 1838 tra Alessandro Moroni (1790-1869) e la nobile milanese Giulia Resta (1820-1888), diede avvio nel 1835 a una seconda campagna decorativa in stile neoclassico, affidata alla bottega di Quirino Salvatoni (1787-1871), che interessò principalmente l’ala occidentale del palazzo.
Gli ambienti della dimora custodiscono inoltre una prestigiosa raccolta d’arte, costituita da dipinti, sculture, mobili intarsiati e porcellane. Tra i capolavori della collezione spiccano Il Cavaliere in rosa, il Ritratto di Isotta Brembati e il Ritratto di anziana donna in nero, opere del celebre Giovan Battista Moroni (1520/1524-1578). Abitato fino al 2009, il palazzo era dotato sin dalle sue origini di uno spettacolare giardino, che i Moroni ampliarono nel tempo aggiungendovi un’ampia area produttiva, la cosiddetta “ortaglia”. Quest’area costituisce oggi il più grande parco privato storico di Città Alta.