Orto Botanico
ORTO BOTANICO DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA

L’Orto Botanico dell’Università di Pavia, fondato nel 1773 nel contesto delle riforme teresiane e giuseppine dell’Ateneo, rappresenta un patrimonio storico e scientifico di straordinario valore. Ha ospitato nel tempo l’attività di celebri botanici, tra cui Giovanni Antonio Scopoli, a cui si deve l’impianto originario. Di questo primo nucleo restano ancora oggi il monumentale Platanus hispanica, alto circa 50 metri, e le antiche Serre progettate da Giuseppe Piermarini, articolate in due ali che ospitano collezioni di Cicadee e piante succulente.
Davanti alle Serre si trovano i lettorini con le piante officinali e le coltivazioni sperimentali. Accanto, sorgono la serra ottocentesca progettata da Giovanni Briosi, dedicata alle piante esotiche utili, e la Serra tropicale realizzata da Ruggero Tomaselli negli anni Settanta del Novecento, che ospita specie provenienti dalle zone equatoriali. Dello stesso periodo è anche la Serra delle orchidee, situata nella porzione meridionale del giardino, accanto al Roseto, dove si possono ammirare rose selvatiche, antiche varietà e ibridi moderni.
Completano il percorso l’Arboreto delle gimnosperme, quello delle angiosperme, e una vasca con piante acquatiche e palustri della Pianura Padana. Sul lato nord dell’edificio si trova l’aiuola del tè, dove da fine Ottocento si coltivano arbusti di Camellia sinensis ‘ticinensis’, accanto alle vaschette che custodiscono la rara Isoëtes malinverniana, una felce endemica della Lomellina e del Vercellese.
Il percorso di visita autonoma è stato arricchito con una segnaletica dedicata ai più piccoli, una web app per una caccia al tesoro botanica e un approfondimento sull’avifauna locale, reso accessibile attraverso sagome in legno che raffigurano le specie di uccelli presenti nell’Orto, osservabili o udibili durante tutto l’anno.