L’edificio di impronta tardo-manierista presenta una successione lineare di finestre tra semicolonne che conferiscono eleganza e luminosità all’intera struttura.
La prima idea per la costituzione di un Museo della Certosa venne proposta al Ministero Pubblica Istruzione nel 1883 dall’architetto milanese Tito Vespasiano Paravicini, noto autore di libri di architettura rinascimentale lombarda e che aveva eseguito un primo rilievo accurato della facciata certosina.
Fu sua la proposta di iniziare a raccogliere e ordinare in un solo locale molti marmi, terracotte e pezzi diversi, per costituire un Museo in certo senso complementare alla Certosa medesima.