Museo Etnografico
Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio
Busto Arsizio (VA)
Il Museo del Tessile e della Tradizione Industriale fu istituito il 30 gennaio 1997 con lo scopo di raccogliere, conservare e valorizzare oggetti, macchine e documenti riferiti al tessile e ad altri settori della tradizione industriale bustese. Obiettivi dell’istituzione sono: diffondere la storia della produzione tessile, valorizzare i saperi che hanno improntato il territorio, promuovere attività di carattere culturale, didattico e informativo.
Il Museo ha sede nell’edificio che ospitava il reparto filatura di una delle principali manifatture locali, il Cotonificio Carlo Ottolini, poi Bustese, esempio importante di archeologia industriale. La filatura fu probabilmente edificata tra il 1891 e il 1896. La struttura mostra un chiaro riferimento al neogotico, diffuso in Lombardia in quegli anni, e assume le forme di un castello in mattoni a vista, con finestroni ogivali, decorazioni antropomorfe, merlature e torri. Dopo gli anni ‘70 nuove esigenze portarono al trasferimento delle attività in Valle Olona. Il Comune di Busto Arsizio acquisì l’intera aerea e diede avvio alla realizzazione del parco pubblico che tuttora circonda l’ex-fabbrica. L’edificio fu oggetto poi di un attento restauro per destinarlo a museo dell’industria, luogo simbolo della tradizione lavorativa del territorio.
All’interno è possibile conoscere tutte le fasi di lavorazione della fibra tessile, dalla filatura al confezionamento del prodotto finito, con sezioni specifiche dedicate alla tecnica Jacquard, ai processi di stampa e tintura, alle fibre nuove, ai “capitani” dell’industria tessile locale e alla schirpa (la dote della donna dell’Alto Milanese). Rientrano nel percorso espositivo una parte dell’Archivio storico del Calzaturificio Borri, la strumentazione dello studio fotografico Menotti Paracchi e la Collezione del sarto Antonio Ferramini.