Museo d’Arte
Museo del Territorio Biellese
Biella (BI)
Inaugurato nel dicembre 2001 per raccogliere e conservare il patrimonio biellese, si è arricchito nel corso degli anni con l’allestimento di varie sezioni.
Le sezioni paleontologica e archeologica: con i fossili marini del Biellese, una piroga monossile di età romana, i reperti della Bessa, la necropoli romana di Cerrione e di Biella, e l’area dedicata al Medioevo dolciniano. Un allestimento di grande impatto, anche multimediale, che crea suggestioni ed emozioni.
A questa si aggiungono: una ricca sezione egizia, nella quale spicca, in una teca molto suggestiva al centro della sala, il sarcofago in legno finemente decorato con mummia appartenente ad una donna; e una stanza dedicata ai reperti che appartengono alle culture della Mesoamerica e dei territori andini, prima dell’arrivo dei Conquistadores.
L’esposizione delle collezioni storico-artistiche invece cominciano a partire dalle testimonianze pittoriche del XII secolo: da qui è possibile seguire l’evoluzione della cultura figurativa e del gusto collezionistico locale, con opere cinquecentesche provenienti dalle più illustri botteghe vercellesi, dipinti caravaggeschi e di scuola veneta settecentesca che testimoniano l’ambiente culturale entro cui lavorarono i fratelli Galliari.
Le collezioni di Ottocento e Novecento presentano la pittura piemontese di paesaggio con notevoli dipinti di Antonio Fontanesi, Marco Calderini, Giovanni Giani, Giovanni Piumati e la produzione di Lorenzo Delleani.
Il capolavoro divisionista di Emilio Longoni apre il Novecento di eccellenza, insieme alle opere di Carlo Carrà e dei maggiori esponenti delle Avanguardie storiche, come Renè Magritte, Paul Klee, Max Ernst, Marc Chagall, Joan Mirò, Giacomo Balla e Lucio Fontana.