Museo d’Arte
MUSEO CIVICO LUIGI MALLÉ
In abbonamentoInaugurato nel 1995, il Museo Civico Luigi Mallé di Dronero rappresenta una delle più significative risorse culturali del Piemonte e costituisce parte integrante del patrimonio storico e artistico della città di Dronero, principale borgo alle pendici della Valle Maira. Il museo ha sede nella dimora storica della famiglia Mallé, risalente al XVIII secolo, donata alla comunità dronerese da Luigi Mallé nel 1976 tramite un lascito testamentario che comprendeva l’intera sua collezione d’arte personale.
Luigi Mallé (Torino, 1920 – 1979), figura di spicco della cultura piemontese del secondo Novecento, fu a lungo conservatore dei Musei Civici di Torino e, dal 1965, ne assunse la direzione, curando importanti esposizioni dedicate, tra gli altri, a Hans Hartung, Robert Motherwell, Lucio Fontana, alla Conceptual Art, Arte Povera e Land Art.
Il museo si articola su tre piani, dove sono esposte sia la collezione permanente che le mostre temporanee, accompagnate da cicli di conferenze, percorsi didattici per le scuole e collaborazioni con enti culturali del territorio. Di particolare rilievo è la collezione permanente, ordinata secondo criteri cronologici dal Cinquecento al Novecento, con sezioni tematiche dedicate al ritratto e al paesaggio, insieme a un raffinato nucleo di opere della scuola olandese e fiamminga del XVII secolo e di maestri del barocco piemontese come Charles Dauphin e Giovanni Battista Crosato. Il percorso espositivo si spinge fino all’arte del XX secolo, con opere di Lucio Fontana, Graham Sutherland e Julio Gonzales, oggi valorizzate anche attraverso un innovativo progetto di video animazione digitale che consente una fruizione immersiva e contemporanea.
Dipinti, sculture, ceramiche Meissen, vasi liberty Gallé e Daum, fotografie d’epoca, stampe rococò, disegni e arredi testimoniano la vastità e la qualità della collezione, riflesso della passione instancabile di Luigi Mallé per l’arte. Con spirito lungimirante e autentico mecenatismo, ha voluto trasmettere i valori universali della cultura e della bellezza, rendendo la sua raccolta patrimonio condiviso della comunità e fonte viva di conoscenza.








