Museo d’Arte
Museo Civico Gipsoteca di Savigliano
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In abbonamentoMU.GI | MUSEO CIVICO GIPSOTECA
 Il Museo Civico Gipsoteca di Savigliano ha sede nei seicenteschi locali dell’ex convento di San Francesco. L’androne conduce il visitatore nel quadriportico del chiostro impreziosito dal grazioso giardino interno e da 32 lunette affrescate a inizio Settecento e riproducenti la storia dell’ordine.  Da lì si accede all’antico refettorio, adibito alle mostre temporanee, affrescato nella seconda metĂ  del Seicento dal pittore Giuseppe Nuvolone, allievo di Sebastiano Taricco, con scene tratte dall’antico e nuovo testamento, tra cui una Cena Domini.   Nella splendida chiesa dell’edificio conventuale è invece conservata la Gipsoteca dello scultore Davide Calandra (Torino 1856 – Torino 1915).
LA GIPSOTECA DAVIDE CALANDRA
 Entrarci significa scoprire un grande scultore attraverso un’esperienza immersiva, rivivendo il lavorio interiore e tecnico che c’era dietro la sua attività di artista, a stretto contatto con i suoi strumenti di lavoro e con gli oltre 100 bozzetti in creta, calchi e modelli in gesso di opere di grande rilevanza, famose in Italia e all’estero come il Fregio del Parlamento dell’Aula di Montecitorio a Roma, di cui è esposto un imponente calco al vero di rara bellezza e i monumenti dedicati a Zanardelli a Brescia, al Principe Amedeo al Parco del Valentino a Torino e a Umberto I a Villa Borghese a Roma.
LE COLLEZIONI AL PIANO TERRA
 Lungo il quadriportico è conservata la sezione archeologica e nelle salette dedicate la lastra tombale di epoca longobarda del venerabile Gudiris con tanto di maledizione, un curioso piano in rilievo della città, opera del disegnatore e litografo Marco Nicolosino risalente al 1817, la Gipsoteca dello Scultore Annibale Galateri e l’antica farmacia dell’Ospedale Santissima Annunziata di Savigliano (sec.XVII-XX), dove sono esposti pregevoli vasi in maiolica e porcellana, contenitori in vetro, scatole lignee e attrezzature da laboratorio.
 LE COLLEZIONI AL PIANO SUPERIORE
 Al piano superiore accolgono i visitatori importanti collezioni frutto di donazioni e acquisizioni. Si segnalano in particolare: “Il trittico di Giobbe”, capolavoro di arte fiamminga, la “Crocifissione” del pittore Defendente Ferrari, tra i protagonisti del Rinascimento piemontese, i dipinti della grande stagione del barocco saviglianese con artisti come Giovanni Antonio Molineri e Giovanni Claret, pittura e scultura di Otto e Novecento, con opere di Casorati, Delleani, Boetto, Reycend, Follini, Troubetzkoy, Gandi e Manzo. E’ presente anche una sezione dedicata all’arte cinetica- optical, alla poesia visiva e alla grafica sperimentale.
Una sala è dedicata alle celebri violiniste Teresa e Maria Milanollo: oltre ad un loro ritratto di grande intensità , opera del Feyen, sono presenti oggetti, souvenir e corone ricevute in dono nel corso delle loro trionfali tournées in tutta Europa. La visita è accompagnata dalle musiche originali composte da Teresa in ricordo della sorella Maria, prematuramente scomparsa.

 
  
 

 
  
  
  
  
  
  
 



 
  
 
 
  
  
 