Museo Archeologico
LAUS POMPEIA
In abbonamentoIl Museo Laus Pompeia racconta la riscoperta di una delle più importanti città romane della Lombardia: un centro fiorente, completamente distrutto nel Medioevo da una guerra cruenta, poi abbandonato, ricostruito e trasformato grazie alla vitalità e alla perseveranza dei suoi abitanti.
Nel luogo che per secoli fu il cuore della città — prima sede del foro romano e successivamente della cattedrale di Santa Maria — sorge oggi il polo culturale di Lodi Vecchio, composto dal Museo Laus Pompeia, dalla Biblioteca e dal Parco archeologico.
Il Museo ha sede in un edificio settecentesco che in passato fu adibito a stalla e fienile all’interno del complesso rurale di Corte Bassa. Tra il 2010 e il 2014 l’edificio è stato oggetto di un accurato restauro, che ne ha valorizzato la struttura originaria adattandola alla nuova funzione museale.
All’interno trovano spazio il Museo della città, situato al primo piano, e la Biblioteca, che conserva la preziosa raccolta di Antonio Frova (1914–2007), archeologo milanese profondamente legato a Lodi Vecchio e autore delle prime ricerche archeologiche condotte con metodo scientifico nell’area.
Il complesso museale si affaccia su Piazza Santa Maria, corrispondente all’antico foro di Laus Pompeia, la piazza principale della città romana. Qui è possibile visitare non solo il Museo e la Biblioteca, ma anche l’adiacente area archeologica, dove sono visibili i resti della chiesa di Santa Maria, l’antica cattedrale di Lodi Vecchio, edificata alla fine del IV secolo e demolita alla fine dell’Ottocento.
Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce imponenti fondazioni di pilastri e murature: alcune appartenevano a un grande edificio pubblico romano affacciato sul foro, altre alla successiva basilica medievale.







