Sito archeologico
GROTTE DI CATULLO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI SIRMIONE
Sirmione (BS)
Questo imponente sito archeologico, oltre a rappresentare la testimonianza più importante tra i ritrovamenti del periodo romano in territorio sirmionese, è considerato l’esempio più grandioso di villa romana rinvenuto nel nord Italia. Da alcuni anni sono in corso altri studi e rilievi che hanno fornito nuove indicazioni sulla planimetria e la cronologia delle varie fasi di costruzione: il complesso archeologico, portato alla luce solo in parte, copriva un’area di oltre 20.000 metri quadrati. La grande villa, al di sotto della quale sono state rinvenute strutture di un edificio precedente, risale ad età augustea (fine I a.C. – inizi I d.C.). Non si conosce l’esatto periodo e il motivo del declino della villa; il reimpiego alla fine del III secolo d.C. di alcuni capitelli dei portici nella c.d. Villa di Via Antiche Mura a Sirmione indica che in quel periodo era sicuramente già stata abbandonata, forse a seguito di un incendio che ne aveva danneggiato le strutture. Per la realizzazione della villa fu necessario rimodellare il banco roccioso che caratterizza la punta della penisola di Sirmione. La presenza di dislivelli e la volontà di costruire un edificio con affaccio settentrionale a picco sul lago, rese necessaria la creazione di sostruzioni, ovvero di imponenti fondamenta organizzate su due piani. I vani così ottenuti dovevano essere per lo più utilizzati come locali di servizio, anche se alcuni, dotati di spettacolari viste sul lago dovevano far parte degli spazi destinati al proprietario e alla sua famiglia. Allo stesso modo era riservato al dominus il doppio critoportico, parzialmente scavato nel banco roccioso, che corre lungo tutto il lato occidentale della villa e che consentiva di disporre di un ambiente per passeggiate al riparo dal caldo estivo, dal freddo invernale e da pioggia e vento. Il piano superiore, adibito ad abitazione, è quello meno conservato. Si sviluppava intorno a un grande giardino-peristilio di circa 4.000 metri quadri, con le zone residenziali ubicate a nord e a sud. Lunghi portici con terrazze correvano sui lati est, ovest e nord dove si collegavano a una terrazza belvedere di circa 1.400 metri quadri. L’ingresso principale si trovava sul lato meridionale ed immetteva al livello superiore, mentre altri due ingressi a nord e a ovest servivano rispettivamente il livello intermedio e quello inferiore. Nel settore meridionale del piano superiore era una zona destinata a terme, dotata di ampia piscina riscaldata, realizzata fra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C. A destra dell’ingresso, è possibile visitare il Museo che raccoglie le testimonianze della storia più antica di Sirmione, dagli oggetti recuperati nelle palafitte sommerse lungo le coste della penisola (San Francesco, Maraschina, Porto Galeazzi, Lugana Vecchia) a quelli rinvenuti nei numerosi scavi di età romana e medievale fra cui, per importanza, si distinguono quelli relativi al grandioso edificio romano di Via Antiche Mura, alle chiese di San Pietro in Mavinas e San Salvatore nonché alla necropoli longobarda del colle di Cortine. Fra i materiali provenienti dalla ville delle Grotte di Catullo spiccano gli splendidi frammenti della decorazione ad affresco che, insieme agli stucchi e alla decorazione architettonica, arricchiva gli ambienti residenziali. Oltre ai materiali da Sirmione sono presenti anche reperti ritrovati in altri insediamenti situati presso il lago di Garda, così da offrire al visitatore un panorama più generale del territorio.