Museo Archeologico
CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO DI BERGAMO

Le collezioni del Museo si sono formate fin dal Cinquecento con la raccolta delle lapidi provenienti dalle necropoli romane della città e si sono arricchite nel corso del tempo, soprattutto nell’Ottocento, grazie al Conte Paolo Sozzi Vimercati, che ha donato una parte della sua raccolta, e a Gaetano Mantovani che come Reale Ispettore degli scavi e monumenti di antichità, controllava ciò che emergeva fortuitamente in tutta la provincia di Bergamo. Gli scavi della Soprintendenza degli scorsi decenni hanno portato al Museo importanti complessi archeologici dal territorio e specialmente dalla città.
Per la protostoria sono notevoli i reperti provenienti da alcuni siti della provincia, come la necropoli golasecchiana di Brembate Sotto, il ripostiglio di un fonditore da Parre o la tomba di un capo gallico da Misano di Gera d’Adda, nella quale sono deposti oggetti della tradizione celtica e di quella romana. L’esposizione lascia poi grande spazio alla storia di Bergomum, dalle sue origini attraverso il periodo romano e fino al ducato longobardo. Si visita anche un importante lapidario, con epigrafi di età romana di carattere sacro, funerario e onorario provenienti dal territorio e con la piccola collezione di pregevoli sculture ellenistiche e romane. Una sezione è dedicata alla collezione egizia di cui fa parte un notevole sarcofago della XXI-XXII dinastia con la mummia del sacerdote tebano Ankhekhonsu.