Alla sommità, raggiungibile a piedi o più comodamente in ascensore, si trova la più grande campana della Lombardia, fusa da Bartolomeo Pesenti nel 1656. Altre due minori la affiancano: la più piccola risale al 1474; mentre la mezzana è del 1948, realizzata in seguito alla distruzione della precedente, requisita e fusa dall’RSI nel contesto del secondo conflitto mondiale.
Nata essenzialmente con compiti di difesa e rappresentanza, la torre, lungo il corso dei secoli, è entrata nel cuore e nell’immaginario di tutti i bergamaschi, che ormai la considerano un elemento fondamentale dello skyline della città. La sua funzione, di natura squisitamente civica, era quella di emanare segnali acustici in occasioni politiche particolari, oltre a quella di segnare il tempo laico.
Ancora oggi, tutte le sere alle 22.00 il Campanone batte i suoi suggestivi cento rintocchi a perenne ricordo della chiusura delle porte della città per l’inizio del coprifuoco, lungo le mura, durante la dominazione veneziana.
Il Campanone è uno dei sei luoghi della rete del Museo delle storie di Bergamo, un Museo storico diffuso che racconta la storia di Bergamo, dall’epoca romana fino al XX secolo.