Souvenir d’amour

Un boccale da birra di primo Settecento, seppur di pregiata fattura, che storie potrà mai raccontare? Forse sarà stato testimone di epiche bevute alla corte di Augusto il Forte re di Sassonia, di cui porta inciso il monogramma, oppure… storie di amori e di passioni? La passione fu per Augusto il Forte quella per l’alchimia che invece di regalargli montagne dI ricchezze gli diede la ricetta della porcellana, l’oro bianco che dalla Sassonia si propagò a Vienna, Londra e in tutte le corti d’Europa.

La montatura in argento che si vede impreziosire il boccale è un’aggiunta ottocentesca. Come attesta il marchio la volle il principe Heinrich LXXII Reuss-Ebersdorf. Anche lui visse un’intensa passione. Nel 1846 ebbe una relazione con Lola Montez, un affaire durato pochi giorni, con una delle donne più famose dell’Ottocento.

La Montez ebbe una vita tanto intensa quanto breve. Nata in Irlanda nel 1821, studiò danza a Parigi e facendosi passare per ballerina spagnola frequentò musicisti e scrittori come Liszt e Mérimée sino a ottenere la protezione di Alexandre Dumas padre che la fece entrare nel corpo di ballo dell’Opéra. Nel 1847, dopo la liaison con il principe Reuss-Ebersdorf, Lola divenne l’amante di re Ludwig I di Baviera che per lei dovette abdicare dopo una rivolta scoppiata nella capitale.

Da Monaco la donna fuggì a Londra e di lì negli Stati Uniti. Nel 1855 si recò in tournée in Australia dove scandalizzò i benpensanti esibendosi nella conturbante “danza del ragno”.

Nel 1859 eccola a New York dove si manterrĂ  tenendo conferenze sui diritti delle donne e morendovi di polmonite durante il gelido inverno del 1861. Su di lei sono stati girati film, scritti libri e canzoni, corroborando la fama ora di eroina dell’emancipazione femminile, ora di spregiudicata avventuriera. Guardando questo boccale possiamo immaginare che il principe Reuss-Ebersdorf abbia fatto decorare il bordo del manufatto dove, forse, si sono posate le labbra piĂą scandalose dell’Ottocento, trasformandolo in un souvenir d’amour.

  • L’opera: Boccale di Meissen, inizi XVIII secolo, Museo Poldi Pezzoli Milano
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