META\MAR: Il MAR di Aosta si trasforma in un Cantiere Museale Partecipato

Il Museo Archeologico Regionale della Valle d’Aosta (MAR) sta vivendo una fase di trasformazione unica e coinvolgente. Dopo una breve pausa, durante la quale è stato allestito un innovativo e temporaneo allestimento sperimentale, il MAR riaprirà le sue porte il 25 novembre.

Si tratta di un cantiere in allestimento, costantemente in metamorfosi, aperto a tutti, partecipativo e condiviso. Questa sarà l’essenza del Museo fino all’autunno del 2024. L’Assessore regionale Jean-Pierre Guichardaz esprime la sua soddisfazione per il fervore che anima attualmente il mondo dell’archeologia urbana: “Questo mese di novembre è ricco di stimoli. Dopo la riapertura dell’Area Megalitica, proponiamo al pubblico e ai turisti un nuovo e innovativo capitolo.”

Guichardaz sottolinea l’importanza di uno scambio avvenuto durante un workshop coordinato dalla responsabile del MAR lo scorso maggio in occasione dell’ICOM Day. Questo evento ha coinvolto associazioni culturali locali, la Sovraintendente agli Studi Marina Fey, la Soprintendente ai BB.CC. Cristina De La Pierre, direttori di musei e operatori del quartiere. Il risultato è il META\MAR, definito dall’archeologa Maria Cristina Ronc come un cantiere museale partecipato.

La breve chiusura ha permesso un allestimento interno che prepara il Museo alla chiusura prevista per la riqualificazione e ristrutturazione nel 2025, con interventi che porteranno all’apertura definitiva del nuovo Museo Archeologico Regionale della città.

La volontà è stata quella di precedere la chiusura con una fase transitoria sperimentale, dove vecchi e nuovi prototipi di allestimento convivono con il percorso tradizionale. La Soprintendente Cristina De La Pierre spiega l’importanza di questo percorso: «Ci permetterà di sperimentare insieme ai visitatori, interagendo con loro attraverso diversi livelli di comunicazione e visita. Vogliamo capitalizzare questa esperienza per rendere il MAR del 2025 un museo partecipato e soprattutto della città di Aosta».

Il percorso di metamorfosi inizia con il nome META\MAR, un gioco di parole che unisce Metamorphose a tutta la nuova comunicazione del cantiere museale partecipato, appositamente realizzata per questa fase transitoria.