PER MARE e PER TERRA

Allievo di due tra i massimi esponenti del Realismo esistenziale, Giovanni Cappelli e Giuseppe Martinelli, Gioxe De Micheli ha dato vita a un corpus di opere che occupa un posto significativo nella scena artistica milanese e italiana tra la fine del Novecento e i primi decenni del nuovo millennio.

La sua pittura, densa di riferimenti colti che spaziano dall’arte antica all’espressività moderna, si distingue per un’originalità che sfugge a qualsiasi rigida catalogazione nei movimenti artistici contemporanei. Nella mostra all’Acquario Civico, i temi ricorrenti del suo percorso creativo riaffiorano in dipinti di realizzazione recente, perlopiù successivi al 2015.

Queste opere raccontano storie che si svolgono per mare e per terra, in scenari in cui l’acqua assume ruoli diversi ma sempre determinanti nello sviluppo della narrazione. I protagonisti sono viaggiatori di terra, che attraversano deserti o le strade urbane trascinando con sé bagagli composti, quasi fossero nature morte; oppure viaggiatori di mare, che affrontano strade liquide su fragili imbarcazioni, spesso destinate a inabissarsi. Vi sono anche figure che camminano lungo la riva – venditori di cappelli, salvagenti, aquiloni – la cui mercanzia li trasforma in presenze quasi totemiche.

Le storie suggerite da queste opere non seguono una trama definita: premesse e conclusioni restano aperte all’immaginazione di chi osserva, invitando a una riflessione spontanea e personale.