Nicola Samorì | Classical Collapse

La mostra Classical Collapse propone un audace dialogo tra tradizione e contaminazione contemporanea, facendo convivere l’antico splendore delle collezioni della Pinacoteca Ambrosiana con le visioni forti e disturbanti di Nicola Samorì. Oltre cinquanta opere dell’artista — dipinti e sculture — dialogano con capolavori della grande pittura e plasticità classica, trasferendo il visitatore in una dimensione sospesa dove la storia dell’arte viene costantemente rimessa in discussione.

In questo contesto, la Pinacoteca non è semplice contenitore, ma diventa un dispositivo critico: la sua collezione, simbolo di rigore razionale e ordine europeo, entra in rottura con le deformazioni, le crepe, i corpi frammentati o anneriti di Samorì — immagini che parlano di vulnerabilità, declino, metamorfosi. Il confronto tra bellezza ideale e degrado figurativo genera un senso di tensione emotiva e riflessione sul ruolo della memoria visiva, sull’idea di perfezione e sulla fragilità dell’eredità estetica.

Il progetto, curato da Demetrio Paparoni e Alberto Rocca, invita a ripensare il “classico” non come un modello immutabile, bensì come materia viva, in grado di essere perseguita, decostruita, reinventata. Il visitatore è guidato in un percorso che scuote le certezze: la bellezza antica si incrina, la tradizione si sgretola, e dalla sua rovina emerge una nuova forma di bellezza — inquieta, contemporanea, urgente.