Mostra temporanea
Neoclassicismi a Torino. Dal Settecento al giovane Antonelli
Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti
Torino (TO)

Da venerdì 28.10.2022 a domenica 25.06.2023
Dopo il successo della mostra Disegnare la città. L’Accademia Albertina e Torino tra Eclettismo e Liberty, che ha avuto un’eco internazionale grazie agli elogi del Wall Street Journal e di altre importanti testate giornalistiche, la Pinacoteca Albertina propone al pubblico un nuovo racconto di scoperta e valorizzazione del patrimonio storico artistico del caveau dell’Accademia. Questo evento espositivo lo dedichiamo al Neoclassicismo a Torino, puntando l’attenzione sui decenni a cavallo tra Settecento e Ottocento.
Ideale punto di partenza è la figura di Laurent Pécheux. Il suo taccuino romano e i regolamenti che scrisse per l’Accademia di Belle Arti nel 1778 aprono la strada al classicismo tardo settecentesco che riconosciamo in città nelle sculture dei fratelli Collino e nel progetto architettonico per le scuderie dei Principi di Carignano (ora Biblioteca Nazionale Universitaria) che è il nostro archivio a custodire.
Dopo il periodo napoleonico, a presiedere l’Accademia Reale di Torino è Filippo Asinari di San Marzano che fu ministro plenipotenziario dei Savoia al Congresso di Vienna. Il suo busto, opera di Giacomo Spalla, dimostra l’influenza esercitata da Canova e Thorvaldsen sugli artisti torinesi del primo Ottocento.
Altrettanto significativi sono i cantieri degli architetti che furono vicini all’Accademia negli anni della Restaurazione: dalla Gran Madre di Ferdinando Bonsignore ai progetti di Giuseppe Maria Talucchi; tra questi la “Rotonda” al centro del cortile della nostra Accademia, recentemente restaurata con il sostegno della Compagnia di San Paolo.
Per guidare questi cantieri neoclassici torinesi, il piemontese Luigi Canina inviò da Roma le sue straordinarie incisioni delle antichità classiche. Documenti di grande fascino, allestiti in mostra all’interno di una suggestiva scenografia.
Allievo di Bonsignore e Talucchi fu Alessandro Antonelli, di cui conserviamo i visionari progetti per una nuova cattedrale in piazza Castello, insieme a tanti altri meravigliosi disegni originali. Realizzati durante il suo pensionato romano, vengono proposti al nuovo re Carlo Alberto e aprono la strada ad Antonelli per l’insegnamento nella rinnovata Accademia Albertina. Per la sua scuola verranno acquistati gessi di fregi architettonici di matrice classica che presenteremo dopo un importante restauro, avvenuto al Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.
