Il conte Cozio e il mito di Stradivari

La mostra Il conte Cozio e il mito di Stradivari, ospitata nella suggestiva Corte Medievale di Palazzo Madama, celebra una figura cruciale ma ancora poco conosciuta della cultura musicale e del collezionismo italiano: Ignazio Alessandro Cozio di Salabue. Nato a Casale Monferrato nel 1755, il conte fu il primo vero studioso della liuteria classica italiana, in particolare cremonese, approcciando la collezione di strumenti ad arco con rigore scientifico e storico.

Attraverso 20 strumenti ad arco di valore straordinario – tra cui 12 appartenuti al conte stesso – la mostra restituisce il ritratto di un personaggio visionario, appassionato e meticoloso, che contribuì alla nascita dell’organologia moderna. Spiccano capolavori come il violino Antonio Stradivari del 1718 appartenuto a Viotti, e quello di Giuseppe Guarneri del Gesù del 1736 usato da Pugnani, entrambi esposti per la prima volta insieme alle loro custodie originali e ai ritratti dei musicisti.

Tra gli strumenti più celebri, anche il violino Salabue di Francesco Stradivari, il Cozio-Tarisio di Carlo Bergonzi e opere di Guadagnini, Amati, Cappa, Celoniato e altri maestri della liuteria. L’installazione interattiva 3D La forma del suono permetterà di esplorare digitalmente il celebre violino Salabue-Berta. Completano il percorso documenti originali, strumenti di bottega dal Fondo Stradivariano e testimonianze inedite tratte dal Carteggio Cozio.

Un omaggio appassionato a un collezionista che seppe salvaguardare la memoria materiale e immateriale di un’arte destinata all’eccellenza.