Frontiere immaginarie

La mostra Frontiere immaginarie, doppia personale degli artisti Cristiana de Marchi e Dado Schapira, propone un viaggio nell’universo simbolico e fisico del confine. Attraverso un uso poetico di fili, tessuti e mappe, gli artisti esplorano temi cruciali come l’identità, la nazionalità, la memoria e le divisioni geografiche e mentali, trasformando le barriere in opere visive di connessione.

Ospitata all’interno delle sale di “Uno spazio per l’arte” e parte integrante dell’evento M(a)y Fiber, la mostra riflette sull’arte tessile tra tradizione e sostenibilità. Le installazioni di de Marchi si distinguono per una ricerca concettuale e minimalista, incentrata sul monocromo e sull’uso inedito del ricamo come strumento critico e narrativo. I lavori di Schapira, invece, intrecciano fili colorati in composizioni che evocano emozioni, storie e geografie.

Le opere diventano così spazi aperti alla riflessione, carichi di significato simbolico e capaci di suscitare letture multiple. L’interazione fra segni, mappe e simboli si tramuta in un invito a ripensare le strutture del potere e la percezione dello spazio.