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La Cavallerizza di Brescia apre un percorso in cinque capitoli dedicato a linguaggi, ricerche e sperimentazioni della fotografia contemporanea, mettendo in dialogo memoria, sport, tradizioni popolari, tecnologia e immaginari transculturali.

Il programma riunisce: Ci vuole un fisico bestiale, omaggio al leggendario scudetto del Rugby Brescia con circa trenta scatti d’archivio che restituiscono l’energia del campo e il coinvolgimento del pubblico; Cose ritrovate di Paolo Simonazzi, racconto poetico della quotidianità padana tra personaggi, oggetti e memorie; Temporal Misunderstanding di Barbara Zanon, dove fotografie d’archivio familiari dialogano con paesaggi generati dall’intelligenza artificiale, interrogando il ruolo del documento e la fragilità del ricordo; WHAT IF di Angelo Formato, un universo sacro e queer che rilegge l’iconografia cattolica con strumenti AI e una forte carica iconografica e provocatoria; Hoja Santa di Maciejka Art, viaggio visivo nato in Messico tra fotografia, collage e pittura per esplorare il femminile come memoria, guarigione e resistenza.

Un unico itinerario espositivo per scoprire come la fotografia italiana e internazionale sappia farsi testimonianza sociale, invenzione e reinvenzione del reale, aprendo piste di lettura inedite tra sacro e profano, archivi e AI, locale e globale.