The New Orchestra

The exhibition The New Orchestra indaga e immagina un orizzonte comunitario diverso mettendo in dialogo esperienze artistiche, comunità alpine e rurali, e pratiche ecologiche contemporanee. Prendendo avvio da sei residenze artistiche svolte in territori montani — in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino‑Alto Adige ed Emilia Romagna — l’esposizione riflette sul ruolo delle terre alte come laboratori di umanità relazionale. Le opere di Hannes Egger, Olivia Mihălțianu, Rebecca Moccia, plurale, Emilija Škarnulytė, Eugenio Tibaldi, accompagnate dalle riflessioni di Sofia Baldi Pighi, Gabriele Lorenzoni e Alexandra Mihali, danno forma a un discorso d’arte che mette in questione le categorie “human / other than human” in favore di un ripensamento delle relazioni tra esseri umani, nel contesto di ecologie sociali.

Interrogando i fenomeni dei “restanti”, “ritornanti” e “nuovi abitanti” delle montagne italiane, la mostra propone che queste comunità possano fungere da modello per un nuovo welfare comunitario, un’idea di cura collettiva che si estenda anche all’ambiente naturale. Le installazioni e gli interventi artistici alternano il linguaggio site‑specific, video, opere visive e forme di participazione che invitano il visitatore a misurarsi con l’idea della montagna non come periferia isolata, ma come spazio di insiemanza, di connessione, di sperimentazione sociale condivisa. Lo sguardo si sposta dunque dal conflitto antropocentrico alla rinascita delle relazioni comunitarie, attraverso il paesaggio, le voci del territorio e i simboli di cura.