Temporary exhibition
Akihiko Takeda. Art jewellery
D'ARCO PALACE MUSEUM - Mantua (MN)

From Saturday 13.09.2025 to Tuesday 6.01.2026
Una mostra preziosa come un talismano: Akihiko Takeda – Gioielli d’arte porta a Mantova novantaquattro opere inedite dell’artista giapponese, in un percorso che intreccia tradizione nipponica e influenze occidentali. Edited by Paolo Juno Vassalle Takeda in collaboration with the Fondazione d’Arco, con il patrocinio di Municipality of Mantua, Provincia di Mantova e Consolato Generale del Giappone a Milano, l’esposizione celebra la ricerca instancabile di Takeda fra materials, memory e form, facendo dialogare applied arts, fashion e culture.
Il percorso si apre nella Sala degli Antenati, dove le roots dell’artista (Toyohashi, 1930 – Nagoya, 2012) emergono accanto a kimono di famiglia — Furisode, Kuromontsuki e Nagajuban — con obi e accessori, testimoni di una sensibilità cresciuta tra templi e santuari e di un dialogo domestico con la fashion designer Sachiko Takahara. Nella Sala Neoclassica si entra nel cuore dei gioielli d’arte, articolati in quattro nuclei: Il tessuto, dove scampoli di seta e cotone da kimono vengono laminati con acciaio inox in una tecnica originale sviluppata dall’artista; Il teatro del Nōwith maschere e soggetti reinterpretati in argento; I fiori, rose e tulipani trasformati in micro-sculture d’argento fin dagli anni ’50; La natura e l’arcaicowith gru, cervi, draghi e figure totemiche care allo Shintoismo.
La mostra si completa con un’esperienza partecipativa at Giardino d’inverno: i visitatori sono invitati a scrivere un tanzaku — striscia di carta colorata — con sogni e desideri da appendere al bamboo, evocando la festa del Tanabata e la pratica poetica collettiva. Un programma di appuntamenti e workshop (tra cui focus su kimono e ikebana) amplia le chiavi di lettura, mentre il ritorno agli origami del 2012 chiude idealmente il viaggio creativo dell’artista. Il progetto, promosso dalla Fondazione d’Arco, rafforza il legame storico tra Palazzo d’Arco and the Giappone, già vivo nelle raccolte di conte Antonio d’Arco e nel fenomeno del giapponismo che conquistò l’Europa fra Ottocento e Novecento.