Piotr Uklański. Faux Amis

Faux Amis è il nuovo capitolo del programma Beyond the Collection della Pinacoteca Agnelli, che vede protagonista l’artista Piotr Uklański in un dialogo sorprendente con la Collezione Permanente del museo. Lo spazio dello Scrigno ospita un allestimento immersivo in cui l’artista polacco mette in relazione le sue opere pittoriche, installative e fotografiche con quelle di maestri come Bernardo Bellotto, Henri Matisse, Pierre-Auguste Renoir, Antonio Canova ed Édouard Manet. Attraverso un gioco di assonanze visive e contrasti semantici, Uklański interroga i meccanismi della memoria visiva e del canone artistico, sottolineando quanto la conoscenza della storia dell’arte sia fondamentale per le pratiche contemporanee.

Il titolo Faux Amis – che in francese indica parole simili nel suono ma diverse nel significato – diventa metafora del rapporto tra antico e contemporaneo, tra realtà e rappresentazione. L’approccio dell’artista, definito da lui stesso “cannibalistico”, consiste in un’attenta rielaborazione di generi e stili, dove le citazioni diventano strumenti critici e le iconografie tradizionali vengono rivisitate con spirito irriverente e riflessivo.

La mostra si estende oltre i confini della Pinacoteca, includendo due interventi site-specific: uno presso il Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando” dell’Università di Torino, dove le opere si confrontano con il corpo e la simbologia del sangue; l’altro al Museo della Frutta “Francesco Garnier Valletti”, dove le nature morte dell’artista dialogano con le centinaia di modelli in cera di frutti e ortaggi, evocando memorie scientifiche e immaginari pittorici.

Faux Amis è un progetto che decostruisce e reinventa, un’occasione per guardare ai capolavori del passato attraverso le lenti della contemporaneità, rivelandone nuovi significati e connessioni inaspettate.