Mostra temporanea
Ritratto di famiglia
I Bisi, una dinastia di artisti nella Lombardia romantica tra Manzoni, Hayez e la principessa Belgiojoso
Villa Carlotta Museo e Giardino Botanico - Tremezzina (CO)

Da sabato 20.09.2025 a lunedì 8.12.2025
La mostra offre un ritratto organico e nuovo di una dinastia artistica lombarda spesso trascurata nella storiografia ottocentesca, i Bisi, attiva nel contesto culturale della Milano e della Lombardia romantica. Attraverso oltre sessanta opere provenienti da musei, collezioni pubbliche e collezioni private, il percorso ricostruisce le relazioni familiari, le committenze e le influenze dei rapporti con figure di spicco del Risorgimento e del panorama artistico del tempo, da Francesco Hayez ad Alessandro Manzoni, dalla principessa Cristina Belgiojoso a Massimo d’Azeglio.
Il primo nucleo della rassegna presenta la famiglia Bisi come un gruppo coeso di artisti — pittori, ritrattisti, incisori — evidenziando il ruolo centrale di Ernesta Legnani Bisi e delle figlie Fulvia e Antonietta, e il contributo innovativo nella pittura di paesaggio, nella veduta prospettica e nel ritratto. Le sezioni successive illustrano i contesti culturali e sociali in cui operarono: il salotto milanese della famiglia, il dialogo con il patriottismo risorgimentale, il dialogo con committenze aristocratiche e intellettuali, e infine l’evoluzione stilistica all’interno del panorama lombardo e italiano nel corso del secolo.
Particolare rilievo è dato a Giuseppe Bisi e al nipote Luigi Bisi, protagonisti anche nel mondo accademico: il primo con la cattedra di paesaggio a Brera, il secondo con l’insegnamento della prospettiva, e attraverso le loro vedute architettoniche e d’interno. Il catalogo e il percorso espositivo restituiscono anche tensioni artistiche, tappe di committenza e rapporti personali con protagonisti del loro tempo, restituendo al pubblico non solo le tele, ma una rete di influenze culturali e affettive.
Il percorso invita il visitatore a una riflessione sull’arte come espressione di legami sociali, culturali e familiari, sull’evoluzione delle tecniche pittoriche dell’Ottocento in Lombardia e sulla sensibilità che guidava le scelte dei committenti e degli artisti in un’epoca di grandi mutamenti.